Ci scrive un consumatore che ha avuto modo di constatare come alcuni esercizi commerciali espongano all’ingresso del negozio un avviso con il quale è chiaramente indicato l’importo della commissione sui eseguiti con pos e senza alcun limite di spesa.

Ad esempio – continua il segnalante – per le transazioni eseguite con il dovuto è maggiorato del 1% mentre per quelle con carta di credito del 3,5%. E’ corretto?

No. L’art. 62 del Codice del Consumo (D.LGs. 206/05) prevede che “i professionisti non possono imporre ai , in relazione all’uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l’uso di detti strumenti, ovvero nei casi espressamente stabiliti, tariffe che superino quelle sostenute dal professionista.” Dunque niente costi aggiuntivi e se si paga con mezzo diverso dal contante (l’art.62 peraltro ribadisce un divieto che in realtà in Italia esiste dal 2010 a seguito del recepimento della Direttiva Sepa).

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