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Adiconsum Verona: stabili i soci, in leggero calo i reclami. Fotografia di un 2017 impegnativo ma ancora litigioso

Circa mille i veronesi che si sono iscritti ad o che hanno rinnovato l’adesione. Oltre 600 i  effettuati: i servizi a rete sono l’ambito in cui l’associazione scaligera è stata chiamata ad assistere maggiormente i : settore telefonico (con 212 reclami, tra cui quelli postali), finanziario (144 interventi) ed energetico (energia elettrica, gas e acqua: 101).

Anche il settore finanziario si dimostra un ambito di reiterata azione di difesa con due gli argomenti più frequenti: buoni fruttiferi postali e da investimento.

Per quanto attiene ai buoni fruttiferi, aumentano i contenziosi per l’incasso degli interessi indicati nei titoli medesimi. E’ oramai pacifico che vi sia un legittimo affidamento del cliente sulla validità dei tassi di interesse riportati sul titolo nonostante la prassi illegittima adottata sovente dall’intermediario di rimborsare gli emolumenti con altri criteri.

A meno di un anno dai casi di risparmio tradito, Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza, ancora una storia di ingiustizia legata al sistema bancario che riguarda il recente scandalo dei diamanti venduti in banca. Quattro banche, per il tramite di due società specializzate, hanno promosso con il loro canale commerciale la vendita ai clienti di diamanti il cui valore reale è risultato la metà di quello d’acquisto. Così molti risparmiatori hanno subito il dimezzamento dei proprio risparmi.

Questi alcuni dei temi affrontati durante l’incontro odierno “Adiconsum Verona presenta: esperienze a tutela del consumatore” nella sala convegni di Ater a cui hanno partecipato Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona che ha illustrato l’attività associativa 2017 e ha presentato il libro “Nuova Provianda – Riflessioni sul consumerismo”. I legali dell’associazione sono intervenuti su diversi ambiti: Silvia Caucchioli ha parlato di “Banche, buoni fruttiferi postali e diamanti da investimento: possiamo dormire sonni tranquilli?”. Iacopo Cera ha illustrato “Telefonia e Pay-Tv: la fatturazione a 28 giorni. Vendita porta a porta: se la tessera non vale lo sconto”. Carlo Battistella è intervenuto su “Palestre e voli low cost: quando lo svago diventa un incubo“. Moderatrice dell’incontro è stata la giornalista Ada Sinigalia.

«Vi è un leggero calo dei reclami rispetto allo scorso anno – evidenzia Davide Cecchinato – anche se i dati completi saranno disponibili alla fine dell’anno. Ma assistiamo a un aumento di problematiche relative ai sevizi per il tempo libero. Basta pensare a cosa è recentemente successo nel settore dei voli low cost con l’annullamento in massa dei voli da parte di Ryanair. Come recentemente annunciato dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato la compagnia continuerebbe a non informare sui diritti dei passeggeri dopo la cancellazione voli. Per tale motivo l’Autorità ha avviato un procedimento di inottemperanza per non aver dato seguito a quanto prescritto nel provvedimento cautelare adottato lo scorso 25 ottobre 2017».

«Stiamo seguendo con molta attenzione – precisa Cecchinato – quanto occorso ai consumatori veronesi che hanno investito in diamanti. Auspichiamo al riguardo che gli Istituti di Credito aprano quanto prima un tavolo di confronto con le Associazioni per trovare una soluzione condivisa a quello che non può concludersi come l’ennesimo caso di risparmio tradito».

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Il 2017 è stato anche l’anno in cui si è celebrato il Congresso Adiconsum Verona. Il 7 marzo scorso l’Associazione ha confermato le cariche associative ed individuato gli obiettivi futuri a tutela del consumatore. «Abbiamo deciso – aggiunge Cecchinato – di realizzare un testo sul Congresso dal titolo “Nuova Provianda – Riflessioni sul consumerismo” per raccogliere quanto emerso da parte di cittadini, esponenti della società civile, del mondo economico ed accademico veronese che si sono confrontati sul consumerismo restituendo una fotografia complessiva sul ruolo dell’associazionismo e di cosa voglia dire oggi essere consumatore consapevole. Il libro segna l’inizio di un percorso di riflessione e ricerca di quelle risposte che ci permettono di interpretare il presente per cambiarlo. Ovvero coniugare l’effettività nella difesa dei diritti dei singoli con la critica dell’esistente, per offrire alle persone un’occasione di riflessione e miglioramento. Per questo è opportuno costruire “proviande”, opere collettive e culturali, che sappiano trovare gli strumenti per sfamare non gli eserciti ma favorire i cittadini ad essere autonomi, alla ricerca di un mondo più giusto e umano. Un’opera che deve partire dal basso, dal Comune, dalla relazione, dai rapporti che instauriamo con gli altri anche come consumatori ma soprattutto come cittadini».