Si è tenuto venerdì scorso, presso la sala civica M. Rumor di San Giovanni Ilarione, l’incontro – organizzato da , e Fnp – sul corretto utilizzo dei .

Durante l’evento, a cui hanno partecipato Augusto Gambaretto dell’Fnp Verona e Davide Cecchinato di Adiconsum Verona, il dott. Carlo Tiengo, farmacista, ha illustrato gli accorgimenti ed i consigli per utilizzare correttamente le medicine.

Riportiamo di seguito le 10 regole d’oro per assumere un farmaco omeopatico:

  1. Sciogliete in bocca, sotto la lingua, granuli e globuli omeopatici, senza deglutirli, lasciandoli sciogliere in bocca. La forma di assorbimento sublinguale assicura la migliore diffusione del rimedio omeopatico nell’organismo. In caso di impossibilità, come nel lattante, si può somministrare il rimedio omeopatico sciolto in acqua, non nel latte, usando un cucchiaino di plastica o silicone, non di metallo.
  2. Evitate il contatto dei granuli con le dita. I granuli ed i globuli non devono essere toccati con le mani, ma lasciati cadere in bocca sotto la lingua, usando l’apposito tappo-contenitore.
  3. Evitate di assumere menta e caffè, o di fumare in prossimità della somministrazione. In particolare va evitato l’uso di dentifrici a base di menta.
  4. Assumete i rimedi a “bocca pulita”, sciacquando la bocca con un goccio d’acqua prima di assumere il farmaco omeopatico, in particolare se si è appena finito di mangiare. Per le dosi uniche si raccomanda la somministrazione a digiuno, possibilmente alla sera, prima del riposo, per sfruttare il riposo energetico notturno.
  5. Rispettate la posologia raccomandata. Il numero di granuli da assumere è uguale per tutte le età dell’uomo. Infatti il rimedio omeopatico non agisce in funzione di una certa quantità di sostanza attiva, bensì per la sua presenza nell’organismo. L’esperienza ha evidenziato che 3-5 granuli per volta rappresentano la posologia più appropriata.
  6. Richiedete direttamente al medico o al farmacista eventuali informazioni sul rimedio da assumere. In i rimedi non curano una malattia, ma un insieme di sintomi che possono corrispondere a numerose malattie e ad un numero illimitato di pazienti. Risulta pertanto impossibile allegare delle informazioni riguardanti le indicazioni o la posologia del rimedio. Infatti, sulla base della personalità del singolo paziente, e a seconda del disturbo, è il medico, o il farmacista che individualizzano e personalizzano la prescrizione.
  7. Conservate e trasportate i tubetti del granuli o del globuli fino alla scadenza indicata. Il tubetto va conservato in luogo pulito e asciutto, al riparo da even tuali eccessi termici e lontano da fonti di onde elettromagnetiche (microonde, cellulari, TV, ecc….).
  8. Contenete l’uso di alcoolici, tabacco e stimolanti in corso di trattamento omeopatico. Pur non esistendo certezza, il consumo di sigarette, caffè, tè ed altri stimolanti, sembra possano compromettere l’efficacia del trattamento omeopatico. Questo è certamente uno dei motivi per cui bambini e animali, sono particolarmente reattivi nei confronti dell’omeopatia.
  9. Informate sempre il medico e/o il farmacista di eventuali aggravamenti marcati e prolungati, dopo l’assunzione del rimedio omeopatico. E’ possibile un’iniziale accentuazione dei sintomi lamentati o la fugace ricomparsa di disturbi del passato come espressione di reattività verso il rimedio. Tale “aggravamento omeopatico” ha un significato favorevole, purché sia limitato nel tempo e non comporti rischi per il paziente.
  10. Non allarmarsi per l’ingestione accidentale di una dose superiore a quella prescritta. L’ingestione accidentale del contenuto dell’intero tubetto non deve allarmare. Infatti il rimedio omeopatico non agisce in funzione della quantità di sostanza attiva, ma per la sua presenza nell’organismo e per l’energia in esso contenuta.

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