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Il Tribunale di Verona dà torto a Poste Italiane con l’intervento di Adiconsum Verona

«Mai fermarsi di fronte a una controparte più forte per far valere i propri diritti». E’ questo il consiglio dei legali di Adiconsum Silvia Caucchioli e Massimo Nannini che hanno assistito in due gradi del giudizio due veronesi contro Italiane. Nel 2013 una dipendente delle Poste aveva consegnato per errore 1.350,00 euro di un nominativo a persona diversa dagli intestatari del libretto. Nonostante la responsabilità palese dell’Ente i due cittadini veronesi hanno dovuto rivolgersi al Giudice di Pace di Verona per ottenere la restituzione della somma. Con la sentenza n. 1832 del 2015 il Giudice aveva riconosciuto la responsabilità di Poste che, non avendo compiuto in modo diligente il proprio lavoro, ha operato con colpa grave, consegnando la somma ad una persona diversa dai titolari del libretto. Poste avrebbe ben potuto, solo con il reclamo del cittadino agli sportelli, restituire la somma consegnata a persona non autorizzata. Non avendo così operato, si è vista condannare alla restituzione di 1.350 euro oltre interessi e spese legali.

Poste Italiane ha, però, appellato la decisione sostenendo che gli intestatari del libretto avrebbero dovuto contestare l’annotazione del prelievo entro 60 giorni. Questo, in base ad una condizione contenuta nel contratto di deposito postale. Il di Verona, con la sentenza n. 1483/2018 ha confermato la decisione del Giudice di Pace, affermando che tale clausola è nulla, in quanto vessatoria ai sensi dell’art. 33 lettera b) del Codice del Consumo. La condizione, non  specificamente approvata, nè oggetto di trattativa, è vessatoria perché “limitativa del diritto ad agire per far valere l’inadempimento contrattuale, pur a fronte di condotta gravemente negligente”.

«La vicenda conferma la necessità di rivolgersi alla giustizia per ottenere tutela per i cittadini anche di fronte ad un palese diritto alla restituzione del denaro dei titolari del libretto postale – affermano i legali di Adiconsum Verona».