La rilevazione evidenzia, nonostante la reintroduzione – a partire da fine settembre – dell’obbligatorietà del tentativo di , un calo del numero di procedimenti gestiti: mediamente sono state ricevute 30 domande al mese, da ottobre 2013 in poi, a fronte di una media di 39 domande nell’anno precedente. Il 22% delle domande è stato presentato on line tramite l’applicativo ConciliaCamera, ed il valore medio delle controversie è stato di € 78.614. Tra le materie obbligatorie, le controversie maggiormente trattate riguardano contratti bancari (il 19% del totale), locazioni (11%), diritti reali e responsabilità medica (8% ciascuna).

Sul totale delle procedure 2013 (comprese quelle ancora in corso ma al netto di quelle – il 15%- per le quali alla data della rilevazione non si era ancora tenuto il primo incontro di programmazione), nel 42% dei casi la parte invitata ha accettato di presentarsi al primo incontro e, in questi casi, il 51% degli incontri si è risolto con un effettivo avvio della mediazione. Il tasso di accordi, sul totale delle mediazioni effettivamente avviate, è pari al 55%. Numeri confortanti, con riferimento alle potenzialità della mediazione nei casi in cui le parti dimostrano una effettiva disponibilità a confrontarsi, ma purtroppo ancora limitati dall’evidente sfiducia (o disinformazione) degli utenti, dimostrata dall’alto tasso di mancata presentazione al primo incontro (61% sul totale delle 95 procedure già chiuse alla data del 5.2.2014, dato in diminuzione rispetto alla media del biennio precedente – 68% – ma ancora elevato).
Molto positivo il dato della durata media dei procedimenti (calcolato sui 95 procedimenti già conclusi alla data della rilevazione) che risulta pari a 50 giorni, a fronte dei 1.066 giorni di durata media di una causa in Tribunale.

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