L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 25 luglio 2012, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se il Consiglio Notarile di abbia violato la normativa a tutela della concorrenza con una serie di atti finalizzati a limitare la libertà dei professionisti nel determinare il prezzo delle proprie prestazioni professionali.

Il procedimento, avviato alla luce di una segnalazione presentata da un notaio del distretto di Verona, segue le istruttorie decise dall’ nei confronti del Consiglio notarile di Milano, Bari e Lucca relative a analoghi comportamenti.

Secondo quanto denunciato dal professionista, il Consiglio ha varato il 30 gennaio 2012 una circolare che ribadisce la validità della previsione secondo la quale la riduzione di onorari e compensi rappresenta una concorrenza illecita. Immediatamente dopo, il 9 febbraio, viene deliberato di richiedere a tutti i gli estratti repertoriali degli ultimi sei mesi e delle dichiarazioni IVA relative agli anni 2008, 2009, 2010. Alla delibera fanno seguito le lettere di richiesta dei dati. Inoltre, alla data 13 luglio 2012 risultava ancora essere presente, sul sito del Consiglio di Verona, una pagina dal titolo “tariffe e parcelle” in cui vengono riportate alcune tabelle, relative alle operazioni di compravendita immobiliare che indicano un compenso minimo ed un compenso massimo, rapportati al prezzo dell’immobile.

Secondo l’Antitrust, la circolare e la delibera sono finalizzati a indurre i notai del distretto a uniformare il proprio comportamento economico alla tariffa professionale, in violazione dei principi antitrust e, peraltro, in contrasto con la disciplina vigente contenuta nel decreto legge sulle liberalizzazioni di gennaio 2012.

Comunicato Stampa Antitrust del 27/08/2012

Leggi il provvedimento

Segue comunicato stampa del 28/08/2012 Adiconsum Nazionale

LIBERALIZZAZIONI

Notai Verona: Antitust apre istruttoria

Pietro Giordano, Adiconsum:

L’Antitrust verifichi con indagini a campione

le tariffe e le parcelle dei Consigli notarili delle altre città

Adiconsum chiede a Governo liberalizzazioni vere

Pieno appoggio all’Antitrust – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – in merito all’indagine nei confronti del Consiglio notarile di Verona.

È tempo – prosegue Giordano – che le lobby del secolo passato si uniformino a quanto previsto dalle norme di legge e ridimensionino i costi a carico dei che spesso pagano cifre enormi in relazione ad un semplice atto notarile quale può essere l’acquisto di una casa o un semplice bollo su una cambiale andata in protesto che rischia di raddoppiare la cifra della cambiale stessa.

È tempo di liberalizzare un settore che, da quando è nato, tramanda i propri studi notarili di padre in figlio, così come avviene con le farmacie o con i grandi studi legali. Ciò impedisce sia la libera concorrenza tra gli studi che l’affermarsi di laureati che avendo la “sfortuna” di essere figli di gente semplice non riescono mai ad entrare nel “gotha” di tali lobby.

È necessario liberalizzare veramente le professioni – continua Giordano – così come in un primo momento voleva fare il Governo Monti, sopraffatto poi dalle caste e dalle lobby presenti dentro e fuori il Parlamento.

Adiconsum chiede all’Antitrust di non limitarsi soltanto a verificare quanto avvenuto a Verona, ma di verificare a campione nelle varie città la sussistenza ancora di tariffe e parcelle che violano il decreto legge sulle liberalizzazioni del gennaio scorso.