Telefonare dall’estero allo stesso prezzo delle chiamate in Italia? Dal 2016 sarà forse possibile. La proposta di regolamento Ue per il settore delle in Europa , presentata l’11 settembre, è stata approvata e Bruxelles ha dato, quindi, il via libera al pacchetto di riforme.

Da luglio 2014 inizierà la progressiva abolizione dei costi aggiuntivi per il internazionale. Niente più sovrapprezzi per il traffico telefonico da un paese estero.

Questo pacchetto, secondo Neelie Kroes, il commissario Ue che lo ha siglato, è l’inaugurazione del mercato unico delle telefonate che porterà un fondamentale aiuto a tutto il settore. L’idea di fondo è ridurre le differenze di regole che dividono i Paesi europei, creando diseguaglianze nocive al mercato.

Ma quali saranno, in sostanza, le novità? Tutte le chiamate in entrata saranno gratis. Per le chiamate, gli sms e il traffico dati in uscita gli operatori hanno due possibili opzioni di scelta:

1. creare un piano tariffario unico nazionale+estero che copra il 70% della popolazione Ue e/o 17 stati membri, con l’obbligo di estenderlo a tutti i piani entro luglio 2016;

2. coprire il 30% della popolazione e/o 10 stati con il “roam like at home†obbligatorio per tutti i piani tariffari da subito, e con l’obiettivo di raggiungere il 70% entro due anni.

Non solo,  i consumatori non saranno vincolati a restare con il loro operatore telefonico nazionale. Una volta arrivati all’estero, essi saranno liberi, in alternativa alle possibilità sopra descritte, di scegliere un altro operatore, semplicemente con un sms. Infine, i nuovi provvedimenti toccano anche le chiamate internazionali da rete fissa: dovranno costare come chiamate nazionali a lunga distanza.

Una rivoluzione, insomma, per le telecomunicazioni in Europa.